Giamaro Albor
Camal Studio Design 2025Albor: la visione si eleva
Albor non nasce per seguire. Nasce per ridefinire. È la seconda creatura firmata Giamaro Automobili, ancora in fase di sviluppo ma già pronta a segnare un punto di rottura. Ispirata all’Albor Tholus, un vulcano remoto su Marte, Albor incarna il desiderio di esplorare l’ignoto e spingersi oltre le categorie conosciute.
Le sue proporzioni audaci e provocatorie sfuggono a qualsiasi classificazione tradizionale: è imponente nella postura, scolpita con rigore architettonico, nata per distinguersi. Le spalle larghe e i volumi tesi danno forza alla sua presenza, mentre la linea del tetto attraversata da ampie prese d’aria suggerisce movimento, potenza, determinazione. Ogni tratto è pensato per esprimere verticalità, eleganza e superiorità concettuale.
Albor non è un’evoluzione di quanto già visto: è un salto in avanti, una deviazione coraggiosa, quasi extraterrestre, nella narrazione delle hypercar. È stata immaginata per chi rifiuta il compromesso e cerca un’estetica che sappia incidere, senza scusarsi.
Sotto l’abito scultoreo, Albor condivide il V12 quadriturbo e la monoscocca modulare in carbonio della sorella Krafla. Ma la sua interpretazione è radicalmente diversa: più alta da terra, più scolpita, più teatrale. È una hypercar che non passa, ma resta. Dove Krafla si abbassa come un predatore, Albor si innalza come una dichiarazione.
Non è per tutti. Non vuole esserlo. È dedicata a chi ha il coraggio di vivere a pieno volume, a chi non teme di farsi notare, a chi è pronto a guidare qualcosa che sembra arrivato da un altro pianeta, e forse, lo è.
